Lecce è una città che incanta. Camminare per le sue stradine significa immergersi in un museo a cielo aperto, dove ogni pietra racconta una storia di arte, fede e bellezza. Spesso chiamata “la Firenze del Sud”, Lecce è il cuore del Barocco salentino: un luogo dove la pietra prende vita, i palazzi sembrano ricamati e le chiese si trasformano in teatri di luce.
Se hai solo un giorno per visitarla, ecco un itinerario completo per scoprire il meglio del suo patrimonio barocco, tra architettura, artigianato e sapori autentici.
1. Piazza Sant’Oronzo: il cuore della città
Inizia la giornata da Piazza Sant’Oronzo, il vero centro di Lecce. Qui convivono epoche diverse: i resti dell’anfiteatro romano, la colonna del Santo patrono che svetta maestosa, il Sedile seicentesco — oggi sede di mostre e iniziative culturali — e il mosaico della lupa leccese, simbolo della città.
È il luogo perfetto per respirare l’atmosfera cittadina: caffè storici, turisti e studenti si mescolano tra i palazzi in pietra dorata. Fermati per una colazione con il celebre pasticciotto leccese e un caffè alla leccese (con ghiaccio e latte di mandorla): un rito irrinunciabile per iniziare la giornata nel modo giusto.
2. Il Duomo e la Piazza più scenografica del Barocco
Da piazza Sant’Oronzo, imbocca via Vittorio Emanuele II: in pochi minuti raggiungerai Piazza Duomo, uno degli scenari più suggestivi d’Italia.
Qui, lo splendore del Barocco leccese si rivela in tutta la sua teatralità: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, con la sua doppia facciata scolpita dal genio di Giuseppe Zimbalo, domina la scena insieme al Campanile alto 70 metri, al Palazzo Vescovile e al Seminario.
L’armonia di questa piazza chiusa, che si apre come un palcoscenico solo a chi vi entra, incarna perfettamente lo spirito del Barocco: movimento, emozione e luce. Entra nel Duomo e lasciati stupire dagli altari decorati e dalle navate ricche di stucchi dorati.
3. Basilica di Santa Croce: il trionfo del Barocco salentino
Prosegui lungo via Umberto I fino a raggiungere la Basilica di Santa Croce, capolavoro assoluto dell’arte barocca. La sua facciata è una sinfonia di pietra leccese: angeli, animali, simboli, colonne tortili e il celebre rosone centrale, che sembra sospeso tra cielo e terra.
La costruzione durò più di un secolo, coinvolgendo maestri come Zimbalo, Penna e Cino, che trasformarono la pietra in un vero merletto architettonico. Accanto alla basilica si trova il maestoso ex Convento dei Celestini, oggi sede della Prefettura, uno degli edifici civili più eleganti della città.
Santa Croce è il luogo dove il Barocco leccese raggiunge il suo apice di fantasia e spiritualità, un’esplosione di forme che ancora oggi lascia senza fiato chiunque la contempli.
4. Via Libertini e le chiese barocche
Lasciandoti alle spalle Santa Croce, percorri via Libertini, una delle strade più caratteristiche del centro storico. Qui sorgono numerose chiese barocche minori, spesso meno note ma altrettanto affascinanti:
San Matteo, con la sua facciata convessa e concava, considerata un omaggio al dinamismo del barocco romano;
Santa Chiara, che custodisce un magnifico soffitto ligneo e un’atmosfera di pace;
San Giovanni Battista, con i suoi decori raffinati e le eleganti proporzioni.
Camminando lungo questa via, tra botteghe artigiane e cortili nascosti, si respira la Lecce autentica, quella dei maestri scalpellini e delle famiglie che ancora vivono nel cuore della città.
5. Porta Napoli e il quartiere universitario
Verso nord si apre Porta Napoli, uno dei tre accessi monumentali della città antica. Costruita nel 1548 in onore di Carlo V, è un imponente arco trionfale che segna l’ingresso nel quartiere universitario.
Qui potrai passeggiare tra palazzi nobiliari e stradine tranquille, ammirando esempi di architettura seicentesca e settecentesca. Nelle vicinanze si trova anche l’Obelisco, eretto nel 1822, e i Giardini Pubblici Giuseppe Garibaldi, perfetti per una breve pausa all’ombra degli alberi.
6. Piazza del Carmine e le botteghe della pietra leccese
Nel pomeriggio, raggiungi Piazza del Carmine, dominata dalla Chiesa del Carmine e dal Palazzo dei Celestini. Questa zona è il cuore dell’artigianato leccese: qui potrai visitare laboratori di cartapesta, pietra leccese e ferro battuto, dove gli artigiani trasformano materiali semplici in opere d’arte.
Un souvenir realizzato a mano — una piccola statua in cartapesta o una lampada in pietra locale — sarà un ricordo autentico del tuo viaggio.
7. Tramonto a Porta Rudiae e cena nel centro storico
Concludi la giornata a Porta Rudiae, la più antica delle porte di Lecce, sovrastata dalle statue dei santi Oronzo, Irene e Domenico. Da qui, al tramonto, il centro storico si tinge d’oro, e la pietra leccese assume tonalità calde e vibranti.
Per cena, fermati in una trattoria tradizionale e assaggia i sapori della cucina locale: ciceri e tria, pezzetti di cavallo al sugo, frisa con pomodori e olio d’oliva, accompagnati da un bicchiere di Negroamaro.
Seduto tra i vicoli illuminati, capirai perché Lecce è chiamata la “Firenze del Sud”: una città che non si guarda soltanto, ma si vive con tutti i sensi — tra arte, pietra e passione.
