Passeggiare per le stradine del centro storico di Lecce significa compiere un viaggio nel tempo, tra profumi di colla e polvere di pietra, tra gesti antichi e mani sapienti che trasformano materiali umili in opere d’arte. Le botteghe artigiane di Lecce rappresentano l’anima autentica della città, il cuore pulsante di una tradizione che si rinnova ogni giorno. Qui, arte e mestiere si fondono in un equilibrio perfetto, custodendo saperi che hanno reso celebre il nome di Lecce in tutta Italia e nel mondo.
La magia della cartapesta leccese
L’arte della cartapesta è forse la più iconica delle tradizioni artigianali leccesi. Nata tra il Seicento e il Settecento, quando le chiese e le confraternite avevano bisogno di statue religiose leggere e poco costose, questa tecnica unisce ingegno, creatività e spiritualità.
Gli artigiani – chiamati cartapestai – modellano con maestria carta, colla e stracci, che una volta asciutti vengono plasmati e dipinti fino a trasformarsi in veri capolavori. I soggetti preferiti sono figure sacre, presepi e scene della Passione di Cristo, ma negli ultimi anni la cartapesta ha trovato nuove forme espressive anche nell’arte contemporanea.
Nelle botteghe del centro, come in Via Vittorio Emanuele II o in Via Palmieri, si possono ancora ammirare i maestri all’opera: le loro mani modellano volti, pieghe e gesti con un’abilità che sembra sfidare il tempo. Ogni statua è unica, frutto di un rapporto intimo tra l’artigiano e la materia.
La pietra leccese: l’oro bianco del Salento
Altro simbolo indiscusso del saper fare leccese è la pietra leccese, una calcarenite chiara e tenera, facile da scolpire ma resistente all’usura. Da secoli, questa pietra è la protagonista delle architetture che hanno reso Lecce la “Firenze del Sud”.
Nei laboratori artigiani, la pietra continua a essere lavorata con scalpelli e mazzuoli, secondo tecniche tramandate di generazione in generazione. Le mani dei maestri riescono a trasformare blocchi grezzi in angeli, mascheroni, rosoni e cornici barocche. Alcuni artigiani realizzano anche oggetti d’arredo contemporanei – lampade, sculture e complementi – che reinterpretano la tradizione in chiave moderna.
Visitare queste botteghe significa scoprire un mestiere antico, in cui la lentezza e la precisione sono valori imprescindibili. La pietra leccese, con la sua tonalità calda e dorata, riflette la luce del Salento e racconta la storia di un territorio che vive attraverso la materia.
Le nuove generazioni e l’artigianato del futuro
Nonostante le difficoltà del settore, le nuove generazioni di artigiani stanno riscoprendo e rinnovando le antiche tecniche. Giovani artisti e designer uniscono la tradizione con il design contemporaneo, creando oggetti che uniscono estetica, funzionalità e identità territoriale.
Molti laboratori sono diventati spazi culturali e creativi, aperti a visitatori e turisti che vogliono conoscere da vicino i processi di lavorazione. Alcune botteghe offrono anche workshop e corsi brevi, dove si può imparare a modellare la cartapesta o incidere la pietra leccese, vivendo un’esperienza autentica e immersiva.
L’essenza del “saper fare” leccese
Le botteghe di Lecce non sono semplici luoghi di produzione, ma custodi di memoria collettiva. Ogni oggetto racchiude la storia di chi lo ha creato, la passione, la pazienza e l’amore per la propria terra. In un mondo sempre più veloce e industrializzato, gli artigiani leccesi continuano a rappresentare un baluardo di autenticità e bellezza.
Visitare Lecce senza entrare in una bottega artigiana significa perdersi una parte fondamentale dell’anima della città. Tra la cartapesta che prende vita e la pietra che si fa luce, si scopre la vera essenza del Salento: un luogo dove il passato dialoga con il presente e il saper fare diventa arte.
